Mal
di testa da malocclusione dentale
Anche piccoli squilibri nella posizione dentale,
alterazione di posizioni che impediscono alle faccette dei denti di
"combaciare" correttamente, l'alterazione o la presenza di rapporti
dismetrici o disfunzionali fra le ossa mascellari, mandibolari e palatali, l'abitudine di stringere i denti (bruxismo)
possono produrre gravi squilibri sull'assetto delle ossa del cranio favorendo
tensioni dei muscoli masticatori con conseguente mal di testa o problemi oculari,
di messa a fuoco o di visione che a loro volta diventano causa di mal di testa.
Molte delle cosiddette trigeminalgie sono di origine
malocclusiva anche se i problemi di malocclusione possono essere causa di
cefaleee muscolo-tensive.
La zona di innervazione trigeminale non comprende
solo la mandibola (ramo mandibolare), la mascella (ramo mascellare), ma anche la
zona dello zigomo e dell'occhio, con irradiazioni fino all'orecchio (ramo
oftalmico).
Quando
si verificano fenomeni malocclusivi o bruxistici, la reazione innescata dai
muscoli masticatori, quali il muscolo temporale, il muscolo massetere o i
muscoli pterigoidei, provace forti compressioni sulle ossa del cranio.
Il cranio non è una scatola
chiusa ed immobile, ma un sistema flessibile di ossa mobili che si
relazionano ed interagiscono fra loro, come le ruote di un ingranaggio che, a
sua volta, induce assestamenti ed adattamenti in tutta la colonna vertebrale ed
agisce sull'equilibrio delle pelvi: un piccolo disallineamento di questo
ingranaggio, può generare ampi scostamenti nel sistema, considerando il fatto
che ogni giorno sia nella masticazione, sia nella deglutizione (ogni giorno,
senza rendercene conto, deglutiamo circa 1600 volte) noi sottoponiamo l'intero
sistema a continui stimoli.
All'interno del cranio esistono
punti con azione di perno, che determinano la direzione di movimento del
complesso osseo del cranio, e zone su cui si ripartisce la tensione del sistema
ossa/membrane/muscoli; questo sistema, definito "catena cinematica chiusa,
provoca una serie di movimenti reciproci all'interno del sistema stesso. In
altre parole, quando una parte del sistema compie un movimento, tutto il
complesso osseo ( e di conseguenza membrane, fascia e muscoli collegati), si
muove per adattarsi. Pertanto ogni disallineamento osseo, ogni tensione fasciale
o membranosa induce alterazioni nel sistema, che, ovviamente, viene trasmessa
anche alla colonna vertebrale ed al complesso pelvico.
Fortunatamente, il sistema
craniale è dotato di "resilienza", cioè di resistenza elastica, in
grado di compensare gran parte delle fasi di adattamento e compenso necessarie a
superare gli stress a cui è sottoposto.
La tendenza bruxistica, a
digrignare i denti o a serrare le mascelle, provoca spesso fenomeni di
compressione dell'osso parietale, con irritazioni anche significative delle
strutture craniche, o si possono verificare compressioni dell'osso temporale,
con fenomeni irritativi a livello dell'orecchio, associati, oltre che a mal di
testa e senso di stordimento, a giramenti di testa e labirintiti.
Un pre-contatto, ovvero un dente
che nella occlusione tocca prima degli altri, può innescare la tendenza a
trovari posizioni compensatorie, che determinano da un lato la reazione spastica
dei muscoli respiratori, dall'altro tensioni distorsive del complesso articolare
cranico: ricordiamo che il muscolo massetere, uno dei muscoli masticatori, può
sviluppare pressioni fino a 400 kg./cm2 e che differenze di spessore
pari a 0,1 mm., a livello della bocca, possono essere realmente significative.
Il continuo traumatismo esercitato sui denti, dalle compressioni innescate, si
rivela, inoltre, una sorgente di indebolimento del dente stesso. Spesso fenomeni
paraodontotici o di piorrea, sono l'espressione di un problema occlusale.
Gli spasmi della muscolatura del
capo, che si innescano come meccanismo reattivo ed adattativo, non solo sono
responsabili di emicranie o cefalee, ma innescano reazioni lungo i leveraggi di
questo sistema, le catene muscolari, provocando tensioni a distanza come mal di
schiena, lombosciatalgia, dolore alle ginocchia o altre manifestazioni.
L'aumento della irritabilità del sistema nervoso, inoltre, induce una
accentuazione esponenziale dei fenomeni dolorosi, favorendo l'insorgere di una
spirale negativa, come si può intuire dall'immagine sottostante.

Chiaramente nell'ambito di questo articolo non
possiamo approfondire compiutamente l'argomento e ci riserviamo di affrontarlo
con maggiore ampiezza in un futuro.
Quello che ci preme sottolineare è che ancora una
volta, in presenza di fattori concomitanti quali lo stress, si possono scatenare
fenomeni dolorosi apparentemente inspiegabili che in realtà possono essere
risolti con facilità se diagnosticati e trattati in maniera appropriata e
precoce.
Ognuno
di noi, attraverso l'area masticatoria, può influire pesantemente
sull'equilibrio generale del corpo, in particolare quando "stringiamo i
denti per tirare avanti", "mastichiamo amaro", "ruminiamo
sui problemi" e, soprattutto, "non riusciamo a staccare i
contatti" neppure la notte, quando, attraverso il sonno, il corpo dovrebbe
scaricare le tensioni accumulate durante il giorno.
Se
invece di rilassarci ci ritroviamo a stringere i denti ed a contrarre il collo
al punto tale da svegliarci la mattina, più stanchi di prima, con i muscoli
indolenziti, pesantezza nel corpo o, addirittura, la perdita di sensibilità
nelle mani, nelle braccia o nelle gambe, oltre a fastidiosi mal di testa, può
rivelarsi importante verificare la presenza di squilibri, magari semplicemente
con un test kinesiologico che ci permetta di identificare cause e disarmonie che
possono essere rimosse con facilità o, invece, rendere necessario l'intervento
di un medico odontoiatra.
Non bisogna altresì dimenticare che un intervento
odontoiatrico, a volte anche una semplice otturazione dentale, per quanto
eseguita correttamente, può essere la causa scatenante che altera un quadro di
parziale equilibrio e compensazione. La classica goccia che fa traboccare il
vaso.
francesco
gandolfi
francesco.ckt@kinesiopatia.it